AVVOCATO CASSAZIONISTA UNA VITA DEDICATA ALL'ORDINE FORENSE - GIA' PRESIDENTE DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA FONDATO LA FONDAZIONE CHE PORTA IL SUO NOME E SI CHIAMA F.E.St.

sabato 15 novembre 2014

Il circo equestre e i funamboli in azione.

LE SORPRESE ELETTORALI RISERVATECI DAGLI “AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO”!


L’ “UNIONE AVVOCATI” ha sempre sostenuto, interpretando la crisi economica, la riduzione delle tasse ordinistiche, tanto che il precedente Consiglio, con delibera del 4 novembre 2011, effettuava un esame contabile per poter accedere a tale riduzione, sollecitata e compulsata da questa associazione e, senza invadere l’equilibrio di bilancio del futuro Consiglio, in via d’urgenza ridusse ad euro 50,00 la tassa di iscrizione dei praticanti avvocati senza patrocinio (e cioè al di sotto degli euro 70 deliberati dall’attuale COA della seduta del 24 febbraio 2012).

Il tutto, previa analisi del bilancio già approvato, che costituiva OSTACOLO per un immediato intervento generale sui ribassi.

Va, pertanto, evidenziato che il Consiglio dell’Ordine in carica a maggioranza “Avvocati per il cambiamento”, in data 24 febbraio 2012, non teneva conto della riduzione già operata con deliberato definitivo e vi sovrapponeva un proprio deliberato non migliorativo, in danno dei praticanti.

In riferimento alla tassa di immatricolazione o di iscrizione, il COA è rimasto SILENTE ED ASSENTE in questo triennio, con un imprevisto e sospetto risveglio nel periodo elettorale, che si ritrova al prossimo odg al punto 15) sotto la voce “Riduzione quote associative annuali e quote immatricolazioni”.

L’eventuale riduzione, mentre darebbe beneficio ai recenti abilitati che potrebbero trovare accesso immediato all’iscrizione e, quindi, alle prossime elezioni forensi, avrebbe danneggiato invece - per il ritardo e l’assenza sul problema - i precedenti neoavvocati, che non si sono subito iscritti all’Albo per impedimento da “carotassa”.

Oggi, la situazione si ripropone dopo ben 3 anni di gestione da parte del gruppo “per il cambiamento”, sostenitore di una campagna di propaganda sì foriera del suo successo, ma nondimeno fondata sull’altrui denigrazione. La trascuratezza con cui è stato affrontato il problema nell’interesse (o sarebbe meglio dire nel disinteresse?) dei neoabilitati è, ora come allora, emblematica.

La dibattuta quaestio si riaffaccia alle soglie delle prossime elezioni forensi e viene posta all’ordine del giorno dall’odierno Consiglio dell’Ordine in netto e vergognoso ritardo, nonché a ridosso della conclusione del mandato e come EVIDENTE STRUMENTO di raccolta di voti.

Il che è, naturalmente, una scorrettezza sia sul piano contabile, sia deontologico.

Ciò malgrado, l’ “UNIONE AVVOCATI”, segnalando tale sconcezza, pur di salvaguardare la tutela dei nuovi giovani colleghi, SOLLECITA adesso il Consiglio a procedere a una CONGRUA RIDUZIONE della tassa di immatricolazione ed iscrizione, che certamente dovrà essere estesa a beneficio generale, dei praticanti e degli avvocati, senza pregiudizio per il futuro Consiglio.

Promesse lanciate a vuoto in passato, ora tornano alla ribalta per essere solo strumentalizzate per la ventura campagna elettorale. Innanzi a questo scenario, la coalizione unionista azzarda una premonizione:

la proposta sarà approvata, ma non passerà di certo inosservato che l’iniziativa giunge in notevole ritardo rispetto ai programmi presentati in sede di propaganda dall’ “UNIONE” e, soprattutto, nel momento meno opportuno ai fini della credibilità dell’attuale Consiglio.

Né sarà trascurata l’assoluta mancanza di merito nel portare a compimento tale proposta. Non sfugge, infatti, a nessuno che le condizioni per la riduzione in questione sono state predisposte dal Consiglio uscente, che ha lasciato in “eredità” un TESORETTO pari ad euro 1 milione e 200,000 circa.

E’ parimenti chiaro, altresì, che nonostante questo congruo lascito, l’amministrazione attuale non ha saputo raccoglierne i frutti.

Alla luce dell’illustrata panoramica, l’approvazione dei prossimi giorni non sarebbe altro che una RIPARAZIONE ai ritardi del triennio e alle DELUSIONI accumulate da tutti i giovani colleghi, costretti a non beneficiare di una riduzione che, in realtà, era già stata prevista, preparata e in parte deliberata in via esecutiva, nell’attesa solo di poter ultimare un percorso ormai spianato attraverso una ponderata preparazione contabile (il bilancio).

A proposito, preme sottolineare che questo percorso era a tal punto spianato dal precedente Consiglio che gli “Avvocati per il cambiamento” (e adepti) ne hanno largamente beneficiato, magari con la liquidazione dei “rimborsi” per la partecipazione al Congresso Nazionale Forense, celebrato nella costosa Serenissima…

Su questi presupposti, non sorprenderà di certo che l’ “UNIONE” riterrà comunque una sua personale VITTORIA l’approvazione nella prossima delibera delle suddette riduzioni… CON O SENZA RINGRAZIAMENTI.


Il Comitato Redazionale


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