AVVOCATO CASSAZIONISTA UNA VITA DEDICATA ALL'ORDINE FORENSE - GIA' PRESIDENTE DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA FONDATO LA FONDAZIONE CHE PORTA IL SUO NOME E SI CHIAMA F.E.St.

mercoledì 24 dicembre 2014

UNA SORPRESA?


ELEZIONI RINVIATE ?!?!?!?!?!?!
Il Ministro starebbe per emanare una circolare per la ipotesi di un rinvio delle elezioni ,raccomandando di asepettare la decisione del TAR LAZIOla cui sospensiva è fissata per il 14 gennaio 2015.
Grande il disagio per i raggruppamenti che avrebbero già completata la lista di 21 candidati prescelti per la prossima competizione elettorale.Infatti ben sette candidati dovrebbero mettersi in pausa.
Quale il criterio di selezione per la esclusione dalla competizione dei candidati già inseriti nella propaganda elettorale ?
Ancora una volta l'UNIONE AVVOCATI dà prova di prudenza, professionalita e competenza restando in attesa della
la decisione per la pubblicazione della lista definitiva che è già pronta nella duplice versione.
I candidati dovranno rafforzare l'entusiasmo e gli elettori riflettere nelle scelte.
La GESTIONE DELL'ORDINE NON PUO' IMPROVVISARSI.
LA CLASSE SUBISCE OGGI LE CONSEGUENZE DELLE IMPROVVISAZIONI e DELLE CONTRADDIZIONI DEL CAMBIAMENTO, 
COSTRETTO A RICHIAMARSI ALLA "STORIA" DELLA QUALE IN TRE ANNI DI GESTIONE PENSAVA DI   POTERSI DISFARE, DEFIGGENDO LE FOTO DI CUI ERANO TAPEZZATE LE PARETI DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE.
L'AUGURIO QUINDI CHE l'AVVOCATURA 
FACCIA UNA SERIA RIFLESSIONE :
ANCHE PER QUESTO SERVE IL RIPRISTINO DELL'OSTEGGIATA 
"FESTA DEGLI AUGURI"
L'UNITA' DEI SENTIMENTI  NON DEVE SOLO ESSERE APPARENTE 

giovedì 11 dicembre 2014



             AVVISO ELEZIONI FORENSI

SI VOTERA' 
nei  giorni di 

26 - 27 - 28 - 29 - 30 gennaio 2015 
dalle ore 09.00 alle ore 14,00 .

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sabato 6 dicembre 2014

IL PREMIO NOBEL PER LA PACE



L'EROISMO DELL'IMPROVVISATO  VOLONTARIATO DI PACE.

UNA INIZIATIVA SEGNATA DA ANTICIPATO FALLIMENTO PER CUI IL PREMIO NOBEL PER LA PACE MESSO IN PALIO NON SAREBBE STATO ASSEGNATO:
IL VOLONTARIATO TROVAVA IN UN SOLO PARTECIPANTE LA COMPLETA IMPARZIALITA' E LA  SERENITA' DI  INTERVENTO.
IL PROBLEMA NON E' STATO POSTO ED AFFRONTATO NEI TERMINI GIUSTI QUALE LA REALTA' IMPONEVA:
INVERO  LA GESTIONE DEGLI " AVVOCATI per IL CAMBIAMENTO" AVEVA DICHIARATO GUERRA ALLA PRECEDENTE GESTIONE   IMPERNIATA SU L' "UNIONE degli AVVOCATI" così: a) perdendo la imparzialità quale requisito indefettibile del governo dell'Avvocatura; b) sostituendo all'interesse generale quello privato espresso dall'avv.Raffaele Boccagna la cui moglie avanzava pretese nei confronti della Fondazione e del Consiglio; e c) riducendo l'attività  Consiliare del triennio in una sequenza di deliberati bellici contro la precedente gestione Unionista per distruggere la Fondazione e la Scuola di Formazione .
Tale aggressione ha generato varie cause civili, amministrative, e penali configuranti comunque gravi violazioni deontologiche che vanno valutate dall'elettore  nella espressione del voto indipendentemente dai giudizi dei magistrati 

Ed allora gli Avvocati si domandano come si possa pervenire ad una "lista unitaria" senza  eliminare prima i conflitti?

Questo il rilievo formulato dall "UNIONE AVVOCATI" nella iniziale riunione nello studio dell'avv.Vincenzo Petrella in Caserta, ove si evidenziava il colpevole ritardo degli Avvocati di notevole caratura a comporre la guerra dichiarata dagli Avvocati per il cambiamento.
L'UNIONE AVVOCATI,partendo da tale premessa,faceva notare che l'incontro avrebbe dovuto analizzare le cause della guerra per puntare alla eliminazione del  conflitto e quindi giungere alla pace . Senza soddisfare detta  pregiudiziale l'ìncontro si sarebbe rilevato una "fiction"  per favorire gli Avvocati del Cambiamento, che avevano bisogno di distrarre l'elettore dalla scellerata amministrazione, che quel poco di buono che si salva ha  copiato dalla precedente gestione (riduzione dei contributi ordinistici - nomina dei Senatori dell'Ordine - simulacro sul processo civile e penale - media conciliazione - la inopportuna festa degli auguri ecc). 
La disponibilità dell'UNIONE AVVOCATI di fare un passo indietro nel superiore interesse generale  non ha trovato l'eguale corrispondenza da parte degli Avvocati per il Cambiamento ormai incollatosi alla sedia ordinistica in pieno contrasto con la denominazione.
Certamente sarebbe stato dovere dei generatori dei conflitti porre a disposizione la rinuncia al prosieguo di una gestione abbandonando la sete di potere,cui è stato trasformato il servizio a favore del FORO relegato all'ultimo posto della classifica Nazionale e quindi condividere la disponibilità dell'UNIONE AVVOCATI che era condizionata ai passi indietro dei guerrafondai.
Ed infatti si susseguono gli inutili incontri escludendo l'UNIONE  AVVOCATI,la quale aumenta i propri consensi per la coerenza e per il coraggio di opporsi  ad una gestione clientelare ed incompatibile per il deficit di imparzialità aggravato da interessi particolari cui oggi aggiunge il sospinto clientelismo ,che costituisce  l'accusa specifica del dimissionario Boccagna, rivolta nei confronti della gestione della Consigliera, che ancora gestisce  la segreteria dell'Ordine laddove si sarebbe dovuta dimettere dal Consiglio insieme al Presidente ed altri sodali  per atti sui quali l'elettore dovrà essere informato e portare il proprio giudizio con il voto.
Il "blog"ha trattato in precedente articolo il tema della sepoltura della nostra Avvocatura e certamente siamo chiamati ad una seria riflessione sulla comparizione dello stile ed i risultati  tra due gestioni che hanno portato allo estremo un conflitto che non doveva nemmeno sorgere e che al sorgere doveva essere composto con l'intervento con gli autorevoli senatori del Foro, cui gli AVVOCATI per il CAMBIAMENTO si  sono sempre  sottratti imperversando con cattiveria.
L'augurio che vi sia un "natale" dalle urne !
   
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giovedì 4 dicembre 2014

GLI ISTRIONI FARANNO FESTA?


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E FANNO FESTA !

  INDOVINATE
 CHI NEL DICEMBRE 2010 INTESTAVA COSI'  IL VOLANTINO PER  DIFFAMARE  LA RIUNIONE SOCIALE ORGANIZZATA DAL PRECEDENTE CONSIGLIO A CHIUSURA DI EVENTO CULTURALE IN CUI SI CONCENTRAVA ANCHE LA CERIMONIA PREMIALE PER I "SENATORI DEL FORO E PER I GIOVANI PARTECIPANTI AL SIMULACRO CIVILE E PENALE ?
  IN OCCASIONE DEL "NATALE"  IL DETTO             INCONTRO SOCIALE VENIVA CHIAMATO "FESTA DEGLI AUGURI" 
                                              °°°°°°
             GLI ASSENTI  CHE PER COERENZA ALL'APPELLO AL RISPARMIO DETTERO  CREDITO AL VOLANTINO E NON PARTECIPARONO ALL'EVENTO CRITICATO  HANNO RICORDATO che lo stesso concludeva con stile rozzo e becero:
           " AUGURI, auguri a tutti e buon appetito per il 18 dicembre (2011) ..................
                              ed a tutta la lista della salute"
                    "
                                      "Noi siamo furbi,non ci andiamo". 
                                                                  "NESSUNO DORMA " 

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CONCLUSIONI

I colleghi increduli ed attoniti credono che la voce che gira sia una boutade ironica per evidenziare le panzane e contraddizioni dello stato confusionario in cui  vivono gli  AVVOCATI DEL CAMBIAMENTO, che certamente in questo periodo   di crisi economica non riescono a trovare il giusto bandolo dei problemi  ma vanno alla ricerca dei consensi perduti  per una scellerata gestione e non recuperabili con la rianimazione della FESTA degli AUGURI  che era possibile nel 2011 ma certamente non giustificabile oggi  non solo per la crisi economica ma anche per la imminenza delle elezioni forensi previste per  fine gennaio 2015 ,che ne falsano il significato specie dopo le accuse rivolte da un Consigliere di maggioranza di cui è stato occultato il contenuto delle di dimissioni
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sabato 29 novembre 2014

IL LUPO CAMBIA IL PELO MA NON IL VIZIO

  BUONA DOMENICA !
SE VI SIETE SVEGLIATI  CON IL LUPO CHE VI ACCAREZZA, LA BUONA DOMENICA DELL'UNIONE AVVOCATI VI SERVIRA' PER FARVI ACCETTARE LA CAREZZA MA  METTERE IN FUGA IL LUPO.
MORALE: 
TRATTENIAMO  IL BENEFICIO CHE  GIUNGE CON NOTEVOLE RITARDO ED IN PERIODO SOSPETTO !
QUESTA LA STORIA: 
IL PRECEDENTE CONSIGLIO DETTE INIZIO ALLE OPERAZIONI DI RIDUZIONE DELLE TASSE ORDINISTICHE CON DELIBERATO DEL  4 novembre 2011 il quale DISPONEVA, IN VIA IMMEDIATA, L'ABBASSAMENTO DELLE  STESSE PER I PRATICANTI AD  € 50,00  e, per il praticante che col proprio nucleo familiare non raggiungesse complessivamente il reddito di € 6.000,00 all'anno, l'esenzione dal pagamento sia della tassa dii iscrizione che della tassa annuale per il periodo di tre anni.
Il problema della riduzione per gli avvocati per correttezza amministrativa venne riservato al nuovo Consiglio per evitare ingerenze del Consiglio uscente verso il futuro Consiglio e condizionamenti agli elettori per le imminenti elezioni.
TUTTO CIO' ACCADEVA NEL NOVEMBRE 2011 ma il Consiglio a maggioranza "AVVOCATI per il CAMBIAMENTO" se ne è ricordato solo nel novembre 2014, dunque, dopo ben tre anni e, guarda caso, in prossimità della Nuova Tornata elettorale.
Perchè non è stato messo in esecuzione il deliberato del precedente Consiglio con grave danno dei praticanti che dovrebbero essere risarciti del danno economico subito? 
A VOI LE CONCLUSIONI.......................
                        
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martedì 25 novembre 2014

                 C O M U N I C A T O

E' STATO PUBBLICATO
SULLA GAZZETTA UFFICIALE n.273 del 24 /11/2014 il                  regolamento per le elezioni forensi.
Entri il 10 dicembre p.v. il Consiglio dell'Ordine dovrà fissare le date e modalità

domenica 23 novembre 2014

EX MORTE VITA





Al capezzale della morente la preparazione dei 

funerali nella riunione forense indetta 
dall’avv.Enzo Petrella 

La  sera di giovedì 20 novembre 2014 in Caserta nello studio  dell’avv.Vincenzo Petrella  si è tenuta una riunione  nel pregevole tentativo di unificare le liste  nelle prossime elezioni forensi promosso dal titolare dello studio

Il prof.Alfredo De Marsico nel lontano  Congresso Nazionale di Perugia aveva evocata l’immagine degli Avvocati riuniti al capezzale della Avvocatura morente ed oggi invece ci si è riuniti per preparare i funerali alla deceduta.
La riunione infatti ha inteso rievocare il passato con discorso funebre,  il cui ruolo è stato assunto  dall’avv.Pierluigi Basile che,contornato dai suoi sodali, ha imbracciato il fucile kalashinikov cominciando a sparare menzogne e qualificando aggressore la vittima con il compiaciuto silenzio degli astanti che consacravano la celebrità del Mentore del Consiglio dell’Ordine; una scena inqualificabile della sintesi dei contrari , che trova nel silenzio degli astanti  la propria unità  contro Sticco, che invece accumula energie dalla lotta spietata dei 13  “Avvocati per il Cambiamento”  paludati Consiglieri dell’Ordine  attraverso la denigrazione, diffamazione e menzogne trasformate  in arrogante ostilità, di cui il Mentore è significativo emblema.
La riunione di intellettuali ,che non hanno reagito alla volgare  impostura del mentitore,  ha provocato la giusta protesta  dell’avv.Sticco ,il quale,  uscito dalla bara in cui lo si voleva seppellire da vivo, ha trovato la forza ed il coraggio di evidenziare il mendacio sul  "contenzioso" procurato dagli “Avvocati del Cambiamento” con la guerra  dichiarata alla precedente gestione Consiliare a Presidenza Sticco, che ne era la parte lesa .
Il conto di questa scellerata gestione, che vede come ultimissimo atto la occupazione della Fondazione, dovrà, quindi, essere pretesa dagli elettori con il voto unitario, che dovrà imporre quella UNITA' che nessuno degli autorevoli avvocati del nostro Foro è riuscito a trovare ed imporre nel triennio di "mala gestio".
Al messaggio iniziale sopra riportato, altri ne sono seguiti ma le risposte erano rappresentate da deliberati di guerra contro Sticco e la Fondazione.
La utopia della lista unica trovava l'ostacolo della guerra dichiarata dagli AVVOCATI per il CAMBIAMENTO, presenti che, a mezzo del Mentore, confermavano di volere continuare la guerra e di volere coinvolgere la lista degli "AVVOCATI in ORDINE " sulle loro posizioni..
 Era evidente che la "lista unica" avrebbe avuto come presupposto la condizione della  eliminazione del conflitto ma con la filippica del Mentore ( forse più appropriatamente Mentitore),questa soluzione era fallita per cui il conduttore della riunione avrebbe dovuto prendere atto di tanto e passare a saggiare la ipotesi della unione delle altre liste non governative e pacifiste,ma critiche della gestione già conclusa
L'abbandono della riunione dell'avv.Sticco e dell'avv.Rosanna Raucci,e  la continuazione della riunione senza che sia stato emesso alcun comunicato dell'esito ha creato il sospetto che quella riunione avrebbe dovuto isolare la lista di UNIONE
L’avv.Sticco aveva con chiarissima sintesi evidenziato che la necessità e condizione di una lista unitaria sarebbe quella di comporre i conflitti, ma la filippica del Mentore ha escluso che si potesse ragionare con coloro che per odio hanno condotta una guerra dannosa per l’Avvocatura, con la lesione della propria immagine oltre che delle risorse economiche.
Esclusa la possibilità della lista unica per il rifiuto dei Consiglieri uscenti, sarebbe rimasta aperta la unificazione delle liste non governative e contrarie alla guerra; la riunione avrebbe richiesto un aggiornamento per la mancanza della lista "Avvocati insieme"  a meno che gli "Avvocati in Ordine" siano stati propensi ad accogliere frammenti dei Consiglieri uscenti e loro sodali per la mimetizzazione.
Va sottolineato che non è stato fornito l'elenco degli invitati che avrebbe fatto capire lo scopo dell'improvvisato incontro.
La conclusione di Sticco, che aveva  fatto scattare la bussola al Mentore, sarebbe stata quella di pervenire ad una lista unitaria mettendo in pausa gli attuali componenti del Consiglio e procedere alla unione dei candidati che avrebbero garantito la eliminazione del contenzioso facendo così sostare anche la vittima della guerra che punta soprattutto a recuperare serenità e funzionalità dell'organo di rappresentanza..
In tale difficile situazione la competizione elettorale non richiede improvvisazioni e retorici programmi, ma la pregiudiziale eliminazione dei conflitti per  cui l’UNIONE prescinde  dalle cariche precostituite,  essendo tutti disponibili per i meritevoli, prediligendo la urgente unione delle liste in campo
E Sticco ?
Sticco è stata sempre persona pacifica e dedita al benessere dell’Avvocatura, nonché  fautore della concordia e quindi siamo convinti che  lavorerà certamente  per la  comune  serenità  e concordia per il recupero dell’irrazionale dissenso, che trasformato in guerra, ha prodotto la perdita del significato profondo della "colleganza"che si sostanzia nella "fratellanza".
Sarà questo forse un altro sogno, ma l’elettore potrà con la giusta scelta, risolvere il problema sul quale  nel triennio si sono assentati gli autorevoli colleghi che però nel segreto dell'urna, potranno esprimere il loro dovere di verità e fedeltà all'Avvocatura affidando agli eletti l'impegno di risolvere le controversie senza ritorsioni ed il recupero della funzionalità e serenità, ricordando che vi è anche la soluzione dello scioglimento del Consiglio, se si venisse meno a tale impegno.
Ed allora nel segreto dell’urna si  dovrà esprimere  col  voto unitario la volontà che vada eliminata la conflittualità per dare spazio ai macro e micro problemi dell’Avvocatura e   dare a Sticco ancora la possibilità di fornire  la prova della grandezza del suo cuore nei confronti di chi ha sbagliato  ai danni dell’Avvocatura, costringendolo a volta  alla  difesa spinta oltre e fuori dei suoi sentimenti 
Passa all’elettorato quindi la soluzione della funzionalità del Consiglio e la eliminazione del contenzioso, onde potersi dedicare ai macro e micro problemi dell’Avvocatura
Affidare a Sticco  con il voto unitario l’impegno di ripristinare l’UNITA’ della classe,significa che il voto dovrà essere libero e cosciente senza coercizione psicologica dei Consiglieri uscenti, ma presenti presso il seggio elettorale,col fiato sul collo dell’elettorato costretto a passare sotto il tunnel dei Consiglieri uscenti e della Consigliera Segretaria accusata di attività affabulatrice del consenso da parte  del Consigliere dimissionario.

L’elettore saprà scegliere tra la guerra e la pace, tra l’oscurità e la luce. Il passato ha saputo sempre interpretare il futuro ed ha saputo avere la forza di sopravvivere e reagire contro la valanga distruttrice degli Avvocati per il Cambiamento, pur confidando nella pacifica cordiale e razionale soluzione della guerra dichiarata e condotta con ferocia,  malgrado i responsabili inviti a non ledere la immagine dell'Avvocatura con ostilità preconcetta..
Non ci pronunciamo sulle liste improvvisate da colleghi di indiscutibile e provata cultura giuridica,  ma la cultura ed esperienza ordinistica è cosa diversa.
Altrettanto dobbiamo dire di colleghi che hanno saputo monetizzare la propria professionalità di studio, ma per tale tale impegno, non hanno avuto il tempo di girarsi indietro per vedere i pianti degli avvocati in difficoltà economiche.
Alla funzionalità dell’ Organo di Rappresentanza, trascurato dai candidati già entrati in competizione, sono legati tutti gli altri problemi ben noti a chi travaglia giornalmente nei corridoi delle file e del pianto.
L'UNIONE resta impegnata come nel contesto, pena le dimissioni o lo scioglimento in caso di inadempienza.
                                                                         La Redazione.



L’articolo Redazionale trova l ‘ approvazione dell’avv.Sticco il quale ha tenuto a precisare che continuerà a trattare degli errori che ritiene siano stati commessi dagli “Avvocati per i  Cambiamento”, senza spirito di vendetta , ma solo per darne conoscenza ai colleghi male informati dal Consiglio uscente,che ha soppresso la voce delle minoranze, trasformando il sito ufficiale del Consiglio   in un bollettino di guerra.

                                                                Il Comitato Redazionale.

sabato 22 novembre 2014

I CAMALEONTI CAMBIANO PELLE?


GLI AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO IN CERCA DI MIMETIZZAZIONE ?
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SI VOCIFERA  che gli  " AVVOCATI per il CAMBIAMENTO" CERCANO DI MIMETIZZARSI nel nome dell'UNITA ed infatti alla  riunione indetta dall'avv.Enzo Petrella erano presenti in maggioranza quelli del quelli del "record della cattiveria" .
Non è stato chiarito con quale criterio siano stati fatti gli inviti e NON ABBIAMO ANCORA COLTO I COMMENTI dell'avv.ADOLFO RUSSO con cui si era svolto un incontro nello studio Sciaudone per analizzare le problematiche e gli ostacoli frapposti alla prospettiva unitaria generale per gli ostacoli creati dagli Avvocati per il Cambiamento ,incontro verificatosi prima della iniziativa del collega Russo di promuovere una lista.
Quale reazione sulla Filippica di innominabile Consigliere scadente al 31 /12/2014 ?
SI può essere disposti ad unirsi con Consiglieri uscenti per mimetizzarne le malefatte?
La serietà impone che si intervenga subito con operazione chirurgica perchè il futuro Consiglio lavori in serenità senza retorica sui veri problemi dell'Avvocatura e della Giustizia ma soprattutto sulla crisi economica che sta colpendo l'Avvocatura più debole e non opulenta.
Cerchiamo piuttosto di  trasmettere umiltà e coscienza forense e di intervenire sui contrasti e sul contenzioso di cui gli uscenti sono responsabili.
Fate una riflessione sul Messaggio Augurale sopra riportato rivolto al Consiglio uscente all'inizio della sua attività.
Detto Consiglio ha dimostrato che  non conosce umiltà e manca di una coscienza forense, onde la difficoltà  per il prossimo Consiglio di analizzare il contenzioso in cui la parte lesa non è l'avv.Sticco ma l'AVVOCATURA.
Cerchiamo di non entrare in altri tranelli.
L'UNIONE AVVOCATI è stata la prima ad invitare gli Avvocati, promotori oggi di lista , a convergere in lista unitaria.
Quale significato ha la riunione in cui  la maggioranza uscente .partecipa con rilevante numero per ritrovarsi insieme in listone unitario senza che si analizzino ed eliminino i conflitti e lo sfacelo  creato da un amministrazione, che si fregia del "record della cattiveria".
Al vociante collega Consigliere dell'Ordine bisogna far   capire che l'Avvocatura di cui Sticco fa parte è stata lesa dal contenzioso di cui il Consiglio uscente è accanito artefice.
Il conflitto dichiarato dal Consiglio uscente,infatti, ha prodotto danni  che sono sotto gli occhi di tutti e che la Filippica del innominato collega  ancora dimostra la incompatibilità col suo ruolo  e con l'ORDINE di cui si fregia la sua lista.
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sabato 15 novembre 2014

Il circo equestre e i funamboli in azione.

LE SORPRESE ELETTORALI RISERVATECI DAGLI “AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO”!


L’ “UNIONE AVVOCATI” ha sempre sostenuto, interpretando la crisi economica, la riduzione delle tasse ordinistiche, tanto che il precedente Consiglio, con delibera del 4 novembre 2011, effettuava un esame contabile per poter accedere a tale riduzione, sollecitata e compulsata da questa associazione e, senza invadere l’equilibrio di bilancio del futuro Consiglio, in via d’urgenza ridusse ad euro 50,00 la tassa di iscrizione dei praticanti avvocati senza patrocinio (e cioè al di sotto degli euro 70 deliberati dall’attuale COA della seduta del 24 febbraio 2012).

Il tutto, previa analisi del bilancio già approvato, che costituiva OSTACOLO per un immediato intervento generale sui ribassi.

Va, pertanto, evidenziato che il Consiglio dell’Ordine in carica a maggioranza “Avvocati per il cambiamento”, in data 24 febbraio 2012, non teneva conto della riduzione già operata con deliberato definitivo e vi sovrapponeva un proprio deliberato non migliorativo, in danno dei praticanti.

In riferimento alla tassa di immatricolazione o di iscrizione, il COA è rimasto SILENTE ED ASSENTE in questo triennio, con un imprevisto e sospetto risveglio nel periodo elettorale, che si ritrova al prossimo odg al punto 15) sotto la voce “Riduzione quote associative annuali e quote immatricolazioni”.

L’eventuale riduzione, mentre darebbe beneficio ai recenti abilitati che potrebbero trovare accesso immediato all’iscrizione e, quindi, alle prossime elezioni forensi, avrebbe danneggiato invece - per il ritardo e l’assenza sul problema - i precedenti neoavvocati, che non si sono subito iscritti all’Albo per impedimento da “carotassa”.

Oggi, la situazione si ripropone dopo ben 3 anni di gestione da parte del gruppo “per il cambiamento”, sostenitore di una campagna di propaganda sì foriera del suo successo, ma nondimeno fondata sull’altrui denigrazione. La trascuratezza con cui è stato affrontato il problema nell’interesse (o sarebbe meglio dire nel disinteresse?) dei neoabilitati è, ora come allora, emblematica.

La dibattuta quaestio si riaffaccia alle soglie delle prossime elezioni forensi e viene posta all’ordine del giorno dall’odierno Consiglio dell’Ordine in netto e vergognoso ritardo, nonché a ridosso della conclusione del mandato e come EVIDENTE STRUMENTO di raccolta di voti.

Il che è, naturalmente, una scorrettezza sia sul piano contabile, sia deontologico.

Ciò malgrado, l’ “UNIONE AVVOCATI”, segnalando tale sconcezza, pur di salvaguardare la tutela dei nuovi giovani colleghi, SOLLECITA adesso il Consiglio a procedere a una CONGRUA RIDUZIONE della tassa di immatricolazione ed iscrizione, che certamente dovrà essere estesa a beneficio generale, dei praticanti e degli avvocati, senza pregiudizio per il futuro Consiglio.

Promesse lanciate a vuoto in passato, ora tornano alla ribalta per essere solo strumentalizzate per la ventura campagna elettorale. Innanzi a questo scenario, la coalizione unionista azzarda una premonizione:

la proposta sarà approvata, ma non passerà di certo inosservato che l’iniziativa giunge in notevole ritardo rispetto ai programmi presentati in sede di propaganda dall’ “UNIONE” e, soprattutto, nel momento meno opportuno ai fini della credibilità dell’attuale Consiglio.

Né sarà trascurata l’assoluta mancanza di merito nel portare a compimento tale proposta. Non sfugge, infatti, a nessuno che le condizioni per la riduzione in questione sono state predisposte dal Consiglio uscente, che ha lasciato in “eredità” un TESORETTO pari ad euro 1 milione e 200,000 circa.

E’ parimenti chiaro, altresì, che nonostante questo congruo lascito, l’amministrazione attuale non ha saputo raccoglierne i frutti.

Alla luce dell’illustrata panoramica, l’approvazione dei prossimi giorni non sarebbe altro che una RIPARAZIONE ai ritardi del triennio e alle DELUSIONI accumulate da tutti i giovani colleghi, costretti a non beneficiare di una riduzione che, in realtà, era già stata prevista, preparata e in parte deliberata in via esecutiva, nell’attesa solo di poter ultimare un percorso ormai spianato attraverso una ponderata preparazione contabile (il bilancio).

A proposito, preme sottolineare che questo percorso era a tal punto spianato dal precedente Consiglio che gli “Avvocati per il cambiamento” (e adepti) ne hanno largamente beneficiato, magari con la liquidazione dei “rimborsi” per la partecipazione al Congresso Nazionale Forense, celebrato nella costosa Serenissima…

Su questi presupposti, non sorprenderà di certo che l’ “UNIONE” riterrà comunque una sua personale VITTORIA l’approvazione nella prossima delibera delle suddette riduzioni… CON O SENZA RINGRAZIAMENTI.


Il Comitato Redazionale


lunedì 10 novembre 2014

COMUNICATO DEL COMITATO REDAZIONALE "UNIONE AVVOCATI":

Il Tribunale di S. Maria Capua Vetere è sempre stato associato, dagli altri Fori italiani, ad un’elevata idea di competenza e professionalità. Tuttavia, negli ultimi tempi, giusto anche il colpo di grazia inferto con l’istituzione del centro giudiziario di Napoli Nord, pare abbia perso qualche colpo. Oggi, ci si interroga sulla concreta possibilità di recuperare i vecchi fasti e ripristinare il fulgore dell’astro forense sammaritano nel firmamento nazionale. Tutto ciò anche allo scopo di reintegrare il “patrimonio morale” delle figure più centrali e rappresentative del nostro Foro.

Ma, in effetti, è giusto parlare fino in fondo in questi termini? Un patrimonio morale va, sì, recuperato ma ove sia stato realmente scalfito. E non si può ritenere violato a fronte di sterili denigrazioni e meschini sotterfugi ispirati dal cattivo genio dell’invidia.

Vale citare  il poeta di Stradford, “la gelosia è un mostro dagli occhi verdi, che dileggia il cibo di cui si nutre”. Questi cattivi sentimenti sorgono quando si nota negli altri ciò che desidereremmo riscontrare in noi stessi, ma senza risultato. Tale spinta andrebbe rivisitata e convertita in un “quid” di positivo, quale potrebbe essere lo spirito di emulazione e l’interesse al miglioramento personale e collettivo.

Di qui, il desiderio di ragionare e concretizzare una serie di progetti, che possano consentire lo sviluppo di idee ed iniziative valide e positive all’interno delle aule giudiziarie di S. Maria Capua Vetere e relative sedi distaccate, uscendo dall’oscurità ed assenteismo  così sostituendo la breve parentesi  col  “post nubila phoebus”.

Per avvicinarsi anche ai giovani e all’emisfero tecnologico, l’entourage del gruppo "UNIONE AVVOCATI" del Foro di S. Maria Capua Vetere ha inteso creare una pagina ufficiale sul più noto dei socialnetwork, Facebook, quale luogo di scambio di riflessioni, confronti e notizie. Essa nasce come il canale ufficiale per un dialogo fecondo, intelligente e operoso sulle principali tematiche che involgono il microcosmo dell'avvocatura sammaritana, nel rispetto dei principi che informano la solidarietà e la deontologia forense.

Perchè il prestigioso Foro di Santa Maria Capua Vetere torni agli antichi splendori, la parola chiave è: "INFORMARSI", ma senza fatui pregiudizi, feroci recriminazioni e degradanti attacchi gratuiti.
Al di sopra, al di là, al di fuori... di ogni cliché.

Per contribuire a quest’ondata innovatrice, non occorre altro che iniziare a seguire i programmi e le proposte che saranno progressivamente presentati. A questo scopo, basta un “mi piace”.

Ecco il link:

Pollice alto!

Confidiamo nei colleghi - utenti di questa fucina culturale forense - e siamo certi del contributo che apporterete, aderendo all’iniziativa, seguendo i nostri post, cliccando “mi piace” ed esortando gli amici avvocati, stabiliti e tirocinanti a fare altrettanto.

Questo forum é indirizzato soprattutto ai giovani, nelle cui mani é depositato il futuro dell'avvocatura, un futuro che si spiega in prospettiva, ma che deve saper guardare al passato e rispettarlo. Sempre.

“UNIONE AVVOCATI”: insieme si è potuto, si può… e si potrà ancora!

venerdì 31 ottobre 2014

CRONACA DELL'ATTIVITA' TRIENNALE DEGLI AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO

                                 INTRODUZIONE 

L’UNIONE AVVOCATI ha affidato al Comitato Redazionale il compito di pubblicizzare l’attività prevalente del Consiglio uscente a maggioranza esclusiva “AVVOCATI per il CAMBIAMENTO”  nel triennio concluso in data 15 ottobre 2014 con la nascita dell’Ordine Forense di Napoli Nord ; tale Consiglio dovrebbe oggi  limitarsi alla amministrazione di obbligo evitando quella che ingeneri il sospetto di accaparramento di benevolenza in prossimità del voto.I lettori sono chiamati al giudizio.
Il compito assegnato al Comitato  dovrà  essere svolto nell’esclusivo scopo informativo e nella osservanza del “dovere di verità” senza alcuna intenzione accusatoria ma solo per mettere in evidenza  agli spettatori del conflitto - generato e condotto dagli Avvocati per il Cambiamento,assurti a maggioranza del Consiglio dopo una  inqualificabile campagna denigratoria ,protrattasi per un triennio con grave danno  all’Avvocatura, relegata a fanalino di coda nella classifica Nazionale - la verità. Lo scopo,peraltro,trovasi in assonanza col messaggio del Papa Francesco che ha inteso evidenziare che ” il diavolo si vince con la verità”
Riteniamo che la cronaca dei fatti della gestione Consiliare del biennio, che ha beneficiato della proroga di un terzo anno ( triennio  2012/2014 ), debba dare atto che si è aperta la preparazione delle prossime elezioni  ed infatti dilaga il buonismo dei componenti del Consiglio uscente e la spasmodica tardiva attività,  pensando che ciò possa  far dimenticare anche l’ultima aggressiva  e brutale esecuzione di impossessamento della Fondazione con un  ineffabile provvedimento feriale; in tale contesto spunta  la disponibilità di due autorevoli colleghi che intendono affrontare da leader la competizione elettorale e che certamente intendono riparare all’assenteismo sui problemi dell’Avvocatura e censurare  la lotta “ad personam” condotta ed esasperata  dal Consiglio uscente a maggioranza “Avvocati per il Cambiamento”.
Ed allora la pubblicità dei fatti, comunque già noti, servirà per stimolare una riflessione  ed un impegno per il futuro Consiglio onde  evitare che gli elettori firmino altre cambiali  in bianco .
Il Nuovo Consiglio si  troverà ad affrontare i guasti di una gestione scellerata unita solo nella lotta “ ad personam” ,la quale si identifica con l’ AVVOCATURA e la sua storia cinquantennale .
In ritardo ci si accorge che  la persona colpita è e resta nella storia il rappresentante di un' onorata Avvocatura e che sia stato colpito il patrimonio storico dell' AVVOCATURA SAMMARITANA con un danno alla posizione primaria conquistata nel circondario,nel distretto e nello scenario forense  nazionale.
Il rispetto e la considerazione del nostro Foro è stata oscurata e gli avvocati sono stati posti in fila con un numero senza nome  nella organizzazione e fruizione del servizio giustizia,(ruolo,ufficiali giudiziari,udienze,esecuzioni mobiliari ecc.) mentre le incompatibilità sono diventate compatibili,il deficit di imparzialità è dilagante,la distribuzione degli incarichi giudiziari è incontrollabile,è inconcepibile la grave diversità dell’avvocato “stabilito” in attesa del triennio e lo assurdo esame di abilitazione professionale, l’ostacolo dell’accesso all’albo dalla mancata revisione della tassa di iscrizione,l’abolizione della Consulta dei praticanti quale organismo di tutela, la concentrazione dei monopoli professionali che strangola la giovane avvocatura,la perdita del delegato Nazionale dalla Cassa Previdenza ecc.
Ma sui problemi generali siamo assenti : sul pano propositivo relativo ai  problemi  del Nuovo Ordinamento Forense e sulla istituzione  dei nuovi Organismi tra cui il Consiglio Distrettuale di Disciplina e la formazione dei Nuovi Consigli dell’Ordine con il relativo regolamento elettorale di prossima emanazione,sulla  Formazione dei Praticanti e l’aggiornamento Continuo degli Avvocati e loro specializzazione,sulla prossima formazione del Consiglio Nazionale Forense nonché sui problemi scottanti della Previdenza Forense, dove abbiamo perduto la rappresentanza, che il precedente Consiglio di Unione aveva sempre assicurata.La nota è molto lunga ed avvilente per il deficit di considerazione generale e per la responsabilità degli spettatori  del conflitto, sul quale invece era necessario  un intervento tempestivo ed ,in caso di perseveranza negli errori, invocare il rimedio dello scioglimento dell’organismo di rappresentanza.
Gli effetti deleteri di questo conflitto, mosso da interessi privati, non si risolvono col sostenere la opportunità di mantenere fuori della competizione elettorale la “persona” che è il sicuro interprete dell’Avvocatura Sammaritana e della sua storia e con l' essere tolleranti della presenza degli Avvocati del Cambiamento ,che sono la negazione della sana Avvocatura.
La presenza elettorale degli offensori impone la partecipazione  di chi con eroica resistenza è il difensore sicuro di un’Avvocatura che deve scrollarsi dal torpore e dalla sfiducia nelle proprie forze ed essere ancora  esempio alle giovani leve.
L’Unione Avvocati  aspetta di accogliere nella propria lista i due autorevoli colleghi che hanno manifestato di voler assumere la guida del futuro Consiglio.L’Unione non ha alcuna preclusioni ritenendo che la futura Presidenza debba, per la investitura, assicurare preventivamente la reintegra del Consiglio precedente  a maggioranza UNIONE  nel patrimonio morale e sociale di cui potranno essere degni successori.
E’ incomprensibile che uno dei due autorevoli candidati dimentichi di essere stato sostenuto nelle elezioni suppletive dall’Unione Avvocati.
Sopraggiunge una ipotesi strabiliante: a) il Cambiamento darebbe sostanza alla propria denominazione ritenendo che con il triennio sarebbe esaurito il proprio ruolo; b) con tale atto si darebbe significato al patrimonio sociale e morale della gestione consiliare Sticco; c) l'impegno della lista unica ed unitaria di ritornare alla "formazione" nel rispetto del Presidente onorario della Fondazione.  d) il  dare una interpretazione riparatoria degli errori da chiunque commessi .
La ipotesi è un sogno, che si ferma alla giornata del 1 novembre, ricorrenza di “Tutti i Santi” .
Ritornando alla realtà l’Unione conferma l’invito agli autorevoli candidati di dare sostanza ai loro impegni ed alle loro aspirazioni accettando di essere presenti nella lista dell’ Unità per l’Avvocatura contribuendo  così  a dare ancora un FUTURO ai giovani colleghi .
                                                          Il Comitato Redazionale
                                                           UNIONE AVVOCATI










domenica 26 ottobre 2014

SI SCEGLIE LA LISTA "UNIONE"


 L'UNITA' DEL FORO COME  BENE SUPREMO.


L'UNIONE AVVOCATI  sorse  1989 perchè all'epoca era sentita come necessaria l'unità del Foro
Il sodalizio quindi radunò intorno  allo scopo un nutrito gruppo  di avvocati che ritenne che l'unità fosse un bene ineludibile e sintesi di dialettica interna delle voci dell'Avvocatura.
Oggi più che mai si sente l'esigenza di  unirsi in una sola lista che abbia come scopo il recupero di un'Avvocatura, che non semini odi e separazioni ma soprattutto non sia violatrice del dovere della verità,della colleganza, della correttezza, che sono i "vulnera" che ne hanno  compromessa  l'immagine in triennio di gestione degli "AVVOCATI per il CAMBIAMENTO"  
Nessuno oggi può assumersi  la responsabilità di sottrarsi al discorso unitario aperto dall'UNIONE AVOCATI per la realizzazione   di  lista, che recepisca le voci che  abbiano lo stesso comune denominatore 
L'UNIONE AVVOCATI, pur avendo esuberanza di candidature, ritiene di dovere insistere per la realizzazione  della "unità"e responsabilizzare gli amici aspiranti concorrenti.
L'unione ha sempre raccolto il successo del collante unionista , salvo la parentesi di questo triennio, che chiude con l'aggressione finale alla FONDAZIONE da parte della maggioranza Consiliare degli "Avvocati per il Cambiamento" uniti nello scopo di distruggere la storia del nostro ORDINE FORENSE seppur degradando l'Ordine a fanalino di coda nel contesto Nazionale.
L'attuale Consiglio ormai scaduto con la costituzione in data 16 ottobre 2014 dell'ORDINE FORENSE di NAPOLI NORD svolge solo il ruolo accattivante del voto per le prossime elezioni di gennaio 2015 ed ancora intende  utilizzare il metodo della diffamazione e denigrazione a copertura dell'assenza sui macroproblemi delle nuove leggi,dei regolamenti applicativi del Nuovo Ordinamento ecc e degli  insuccessi sui microproblemi delle lunghe file per le notifiche,per il ruolo e per le udienze,  cui si aggiungono la mancata pubblicazione nei termini dei provvedimenti emessi da alcuni Giudici di Pace; sulla crisi economica vi è silenzio assoluto in relazione all'assegnazione degli incarichi delle procedure concorsuali,arbitrati e concordati.Le cause fallimentari mancano di qualsiasi controllo e pubblicità.; la penetrazione dei Consiglieri dell'Ordine,  loro familiari  e collaboratori negli incarichi è sotto gli occhi di tutti e non trova precedenti.Il Consigliere segretario red il marito in particolare sono beneficiari di incarichi anche da parte di sindaci di Amministrazione Comunale. da ultimo il Sindaco di Maddaloni  
Ma i pifferai  cercano invano  di   mimetizzare la propria  pochezza utilizzando per le prossime elezioni  lo stesso sistema diffamatorio ed infatti dopo tre anni in cui hanno espresso solo ostilità e menzogne e si sono accaniti in inutili indagini sui bilanci  e documenti della precedente gestione, esercitandosi  in una serie di deliberati contro la Fondazione ed il suo realizzatore ( ultimamente assumendo deliberato nullo per cancellarne il nome)  ed infangarne il nome si ritrovano invece ,come un boumerang, a dovere rispondere delle loro mal governo ove "i pifferi di montagna andarono per suonare e furono suonati".
L'accoglienza delle giovani leve deluse e tradite dagli improvvisati nuovi gestori che hanno perfino soppresso la "CONSULTA dei PRATICANTI" ed hanno nascosto la delibera del 4 novembre 2011 ove la tassa annuale era stata ridotta ad Euro 50,00 nonchè il "tesoretto" di circa Euro 1.200.000,00 lasciato dal precedente Consiglio , che  essere utilizzato per ridurre  notevolmente la tassa di accesso al praticantato e quella di accesso all'albo. 
Oggi qualsiasi determinazione sarebbe assunta dal Consiglio illegittimo con finalità di accattivarsi il voto laddove la competenza è riservata al futuro Consiglio che non può essere espropriato del suo ruolo dall'attuale Consiglio già scaduto e senza potere che deve abbandonare la propria arroganza.
L'Avvocatura non può continuare a respirare aria inquinata  dalla menzogna e dall'odio espresso con "arroganza del potere" in cui è stato trasformato il "servizio"   
Ci auguriamo che il CAMBIAMENTO sappia tesorizzare questa amara esperienza per  mettersi da parte e lasciare che vi sia il cambiamento in melius  chiudendo la parentesi,e dimostrando di sapere fare ammenda dei propri errori con quella saggezza illuminata dalla tradizione dell'Unione che resiste malgrado tutto.
E sempre nella linea Unionista si ripropone il messaggio  per l'unità di tutti coloro che  si riconoscono in questo comune denominatore  di recupero dei valori dell'Avvocatura col primato della colleganza che è la fonte incancellabile dell'appartenenza all'Ordine.
Non è ammissibile ancora il ritardo nell'unione delle forze in cui intelletto e cuore siano inseparabili .
Scegliamo insieme la futura guida dell'Avvocatura,rafforziamo ed integriamo il programma ma individuiamo chi abbia la indipendenza., la imparzialità e la forza di collaborare con  la guida dell'Avvocatura.
Si è già apertolo scenario del prossime rinnovo del nostro Organo  e vi sono urgenti problemi organizzativi che vanno subito affrontati elevando il tono della competizione anche se l'amaro percorso del recente passato ha creato ostacoli e pregiudizi da superare con la buona volontà, umiltà e riconoscimento dei propri errori ed eccessi 
L'Unione Avvocati  non può tradire il proprio scopo unionista e rivolge ancora l'invito ai due competitori che hanno dimostrato di volere fornire le proprie energie nell'interesse generale, tale interesse sarebbe però tradito dall'esasperato individualismo che sarebbe l'ostacolo per  confluire in una lista comune.
Sottrarsi all'invito significherebbe assumersi una grande responsabilità in questo momento in cui l'elettorato chiede a gran voce l'unità,propendendo a far convergere il voto sulla lista che esprime questo valore. 
L'UNIONE AVVOCATI si batte perchè sia reintegrata nel patrimonio morale della storia di 56 anni di consiliatura e da tale premessa imprescindibile per la nostra Avvocatura vi è apertura su tutti gli altri problemi.
                                                   La redazione.



venerdì 24 ottobre 2014

ilblogdieliosticco: DUE CONSIGLIERI DELL'ORDINE NOMINATI NEL CONSIGLIO...

ilblogdieliosticco: DUE CONSIGLIERI DELL'ORDINE NOMINATI NEL CONSIGLIO...: ? IL CANCAN   DELL'ORDINE FORENSE  DI S.MARIA C.V.    SULLA "FONDAZIONE ELIO STICCO" ? Ricorderete tutti il puti...

DUE CONSIGLIERI DELL'ORDINE NOMINATI NEL CONSIGLIO DELLA FONDAZIONE.


?

IL CANCAN 

 DELL'ORDINE FORENSE DI S.MARIA C.V.  

SULLA "FONDAZIONE ELIO STICCO"

?

Ricorderete tutti il putiferio sollevato dagli "AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO" per avere il CONSIGLIO  dell'ORDINE come sede per lo svolgimento delle elezioni forensi la struttura della Fondazione.
Pur essendo pubblica la istituzione e costituzione della Fondazione risultante dall'atto per notar Alessandro De Donato del 25 luglio 2003, dal quale risulta che la FONDAZIONE fa capo comunque al FONDATORE che sceglie il Consiglio di Amministrazione, si propagandava da parte degli "AVVOCATI per il CAMBIAMENTO" la "bufala" che la FONDAZIONE fosse stata blindata dall'avv.ELIO STICCO.
Questa è una delle tante menzogne e diffamazioni che ebbe attecchimento sull'elettorato ignaro.
Oggi il CONSIGLIO dell'ORDINE pur nel deficit di legittimazione per il trasferimento all' ORDINE FORENSE di NAPOLI NORD del bacino elettorale, da cui trassero il successo , non limita la sua gestione all'ordinaria amministrazione di necessità  ma spazia su materia  e problemi  onde  accattivarsi il prossimo voto elettorale.
Ma nell'ottica elettoralistica, l'attuale Consiglio, preoccupato del futuro esito elettorale , cerca di dare diversa collocazione stabile ai propri Consiglieri ed infatti l'avv. GABRIELE AMODIO  pur senza dimettersi da Consiglio dell'Ordine ha curato la propria elezione nel Consiglio di disciplina con il voto scontato degli altri 12 sodali.
Con eguale sistema i 12 Consiglieri di maggioranza targati "AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO" cercano di  dare collocazione attuale con proiezione nel futuro ai Consiglieri di maggioranza preoccupati di una stabilità attentata dall'incertezza per le prossime elezioni elettorali. 
Certamente nel pronostico negativo del futuro voto gli AVVOCATI per il Cambiamento hanno pensato di forzare la mano per sostituire con manovra illegittima l'attuale Consiglio di Amministrazione della FEST ed inserirvi anche due  membri in carica dell'attuale Consiglio dell'Ordine e di completare la manovra di distruzione della Fondazione Elio Sticco. Tutto ciò senza far precedere le dimissioni dall'Ordine dei consiglieri in carica-avv.Antonio Mirra e avv.Guido Lombardo - che hanno seguito la loro designazione nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione in sovrapposizione del Consiglio in carica di cui 4 in scadenza il 1 dicembre 2015 ed il quinto nominato a vita.
La esecuzione di illegittimo provvedimento adottato  da Collegio Feriale  ( 26 agosto 2014) ,che capovolgeva il motivato provvedimento emesso dal Giudice A. Rabuano, avveniva senza alcun preavviso e con una ferocia che rifiutava ogni razionalità . Su tale argomento ritorneremo per evidenziare che l'applicazione della norma richiede razionalità e logica ma certamente esclude  la brutalizzazione. Il provvedimento è stato eseguito nel deficit delle modalità di attuazione ma l'Uff.Giud. ed il difensore del Consiglio dell'Ordine non hanno ritenuto di richiedere  al Giudice Collegiale il significato di "ordina la trasmissione ai nuovi membri ad opera dei Consiglieri uscenti dell'intera documentazione sociale e contabile della Fondazione e di tutti i beni strumentali  ad essa ivi compresa la struttura.............." ; è stato omesso di fare anche l'inventario che solo successivamente è stato effettuato dai 5 Consiglieri i quali hanno chiuso la sede della FEST dal 17 al 24 ottobre 2014 per effettuare le operazioni omesse dall'Ufficiale Giudiziario con tutte le conseguenze di invalidità di tale illegittima attività, successiva , senza garanzie e senza contraddittorio.
Non è estranea a tale sopruso la maggioranza degli "AVVOCATI per il CAMBIAMENTO" , i due Consiglieri dell'Ordine, certamente incompatibili per il conflitto di interesse esistente( del COA nei confronti della FEST), e per il  patente deficit di imparzialità.
Vi invitiamo a diffondere queste perle anche in contrasto col "DIVIETO DI NON METTERVI CONTRO IL CONSIGLIO" che ha perso la sua legittimazione per il trasferimento del bacino Aversano.
S.Maria C.V.24 ottobre 2014.
                                                                    COMITATO DI AZIONE UNITARIA   



domenica 19 ottobre 2014

LA MISTIFICAZIONE DELLA VERITA'

  



      AVVISO IMPORTANTE
           PER CONOSCERE LA VERITA'

                   LA FONDAZIONE "ELIO STICCO" DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI ED IL RECONDITO PROGETTO DEMOLITORIO DEGLI  "AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO"
                                                            **********************
L'AVVOCATURA RIEMPITA DI MENZOGNE DALLA  MAGGIORANZA "AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO" HA VISSUTO UN TRIENNIO IN CUI LA VOCE DI MISTIFICATORI HA CREATO DEI DUBBI NEI NUOVI ISCRITTI SULLA CORRETTEZZA DELL'AZIONE GESTORIA  DELLA PRECEDENTE CONSILIATURA. 
I SILENZI, COMUNQUE, NON PORTANO CHIAREZZA ED ANZI LE GIOVANI LEVE, ASSALITE DAI DUBBI, HANNO RESO POSSIBILE COL LORO VOTO UN CAMBIAMENTO, AL QUALE NEMMENO L'ESPONENTE SAREBBE STATO CONTRARIO CONFIDANDO SULLA INDIPENDENZA E LIBERTA' DEI GIOVANI COMPONENTI.
SI E' SENTITA ,QUINDI ,LA NECESSITA'   
                                     
                       CON DECORRENZA 1 novembre p.v.
di pubblicare, a puntate, la cronaca di questi tre anni di consiliatura poichè possiate giudicare, liberandovi da sudditanze, quali danni sono derivati all'Avvocatura nel deficit di accentuata imparzialità, ingiustificabile conflitto di interessi e smisurata sete di potere.
La pubblicazione ha eminente carattere informativo e deve essere utilizzata per recuperare gli Avvocati all'Avvocatura così che tutti possiamo riflettere, analizzare le cause e riparare eventuali errori. 
                                                                 LA REDAZIONE

                              

mercoledì 15 ottobre 2014


                            AVVISO URGENTE
SI COMUNICA CHE IL CORSO "LE SFIDE CONTINUE DEL DIRITTO DI FAMIGLIA" TENUTO DALL'AVV. GIANCARLO PEZZUTI VIENE SOSPESO FINO A NUOVO AVVISO A CAUSA DELL'OCCUPAZIONE COATTA EFFETTUATA DAL NUOVO CDA DELLA FEST A MEZZO DI UN PROVVEDIMENTO ILLEGITTIMO MANCANTE DELLE MODALITA' DI ESECUZIONE ED ATTUATO IMPROVVISAMENTE E SENZA AVVISO CON CONSEGUENTE DANNO DEL RINVIO DEL CORSO , SEGNALATO DAI SUBENTRANTI SUL SITO DELLA FEST CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE: " 
"SI COMUNICA CHE LA LEZIONE PREVISTA PER OGGI 15 OTTOBRE PER MOTIVI TECNICI E' STATA RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI" 

Una grossolana menzogna per nascondere la verità di una aggressione che rappresenta l'ennesimo abuso degli Avvocati per il Cambiamento 
                                                                                      La redazione


Il blog non ha parlato del capovolgimento del provvedimento di urgenza sul reclamo dei 5 illegittimamente nominati dal Consiglio in ipotesi di ulteriore abuso, ma l'esito a seguito della mancata astensione   del  Presidente dr. Manuela Fontana  ha creato delle perplessità che saranno valutate.
E' stato obiettato che non è stata utilizzata la ricusazione. .Per la verità il problema dei motivi fu conosciuto il giorno prima  della discussione ed essendo nota la composizione del Collegio mancava il termine assegnato dall'art.52 c.p.c.                                                                                                     La redazione




L'AVVOCATURA SAMMARITANA RACCOGLIE I FRUTTI DEL "CAMBIAMENTO" USCITO FUORI DALL'URNA DELLE ELEZIONI FORENSI DEL GENNAIO  2012 .
CON LA GESTIONE DEGLI UNIONISTI NON SI ERANO MAI FATTE DISCRIMINAZIONI ED INFATTI  LA DIALETTICA TROVAVA LA SINTESI NEL SEGRETO DELL'URNA E CI RITROVAVA TUTTI UNITI NELLA FAMIGLIA DELL'AVVOCATURA.
IN QUESTI  TRE ANNI ABBIAMO SPERIMENTATO IL CAMBIAMENTO E SIAMO TORNATI A SOGNARE L'UNITA DELL'AVVOCATURA QUALE BENE DA CONQUISTARE..
CERTAMENTE LA STRADA E' LUNGA E MOLTO DURA MA CON L' AFFETTO CHE I COLLEGHI MI HANNO DIMOSTRATO POSSIAMO RITENERE CHE IL RACCOLTO PREZIOSO HA RIPAGATO  AMPIAMENTE LE BARBARIE SUBITE.
NON POTRA' PERO' PASSARE SOTTO SILENZIO  L'IMPEGNO FRATERNO DELL'AVV. MICHELE SCIAUDONE E DEI DUE FIGLI ANTONIO E MASSIMO : CON QUESTA CITAZIONE INTENDO COMPRENDERE TUTTI I COLLEGHI CHE SI SONO PRODIGATI ESPONENDOSI AD ESSERE CATALOGATI COME NEMICI DEL POTERE.
I COLLEGHI SI SONO IMPEGNATI A PRESENTARSI CON I LORO INTERVENTI  SU QUESTO BLOG PER DIFFONDERE QUESTO SENTIMENTO DI LIBERTA' ED INDIPENDENZA CHE E' IL REQUISITO INDEFETTIBILE PER  ESSERE AVVOCATI , OLTRE ALLA FORMALE ISCRIZIONE NELL'ALBO.
                               ELIO STICCO.

martedì 23 settembre 2014

GLI AVVOCATI PER IL CAMBIAMENTO ALLA CONCLUSIONE DEL TRIENNIO DI GESTIONE DELL'ORDINE.


"FONDAZIONE DELENDA EST"
Quale l'esito del procedimento di urgenza intentato dagli Avvocati per il Cambiamento per appropriarsi della Fondazione"?

L'AVVOCATURA per il CAMBIAMENTO non aveva pubblicizzato che il suo scopo recondito era quello di aggredire la FONDAZIONE attraverso la CONQUISTA del CONSIGLIO dell'ORDINE ed infatti per tre anni lo scopo è stato quello di demolire  il precedente Consiglio dell'Ordine, il suo Presidente e la Fondazione.
Le sedute del Consiglio dell'Ordine e l'attività è stata assorbita da questa acredine e da un interesse non pubblico ed è la prima volta che nella storia dei Consigli dell'Ordine d'Italia la politica forense ha trasformato la dialettica costruttiva in conflitto e la imparzialità in parzialità e partigianeria.
L'ultima trovata prima delle prossime elezioni è stata quella di spoliare la Fondazione del Consiglio di Amministrazione in carica con la nomina di 5 componenti tra cui due Consiglieri dell'Ordine che esprimevano un interesse certamente non pubblico e che bloccavano i conti della Fondazione presso la Unicredit così da soffocare la gestione della Fondazione che ha subito ingiunzioni da parte degli operatori ,costringendo la Fondazione a segnalare il caso alla Procura della Repubblica di Roma e di S.Maria C.V. ove veniva designato il dr.Fucci per la indagine. 
La nomina del nuovo consiglio rientrava nell'illegittimo "spoil system" già utilizzato per altri casi.
Tale nomina veniva ritenuta illegittima con motivata ordinanza emessa in data 8 luglio 2014  dal Giudice Unico dr.A. Rabuano  del Tribunale di S.Maria C.V. .
I cinque nuovi Consiglieri, illegittimamente nominati dal C.O.A, proposero unitamente a quest'ultimo reclamo in data 18 luglio 2014, reclamo che sarebbe stato assegnato al Tribunale Feriale, non naturale alla materia trattata.
Il reclamo risultò assegnato alla udienza Collegiale del 26 agosto 2014 malgrado che l'intero procedimento doveva esaurirsi entro 20 giorni dal deposito del ricorso.
Il Collegio è risultato Presieduto dalla dr.ssa Manuela Fontana che in detta udienza riservava la decisione, che a distanza di 28 giorni non è stata ancora emessa con l'ansia degli Avvocati che hanno seguito la vicenda e che chiedono di conoscere l'esito.
Per la verità la fattispecie appare semplice in quanto i componenti del CdA in carica, nominati in data 1 dicembre 2005, accettarono per la scadenza del 1 dicembre 2010 salvo il quinto membro nominato a vita, così come previsto e consacrato dall'art..9 dello Statuto.
Nominati per il secondo biennio ( 1 dicembre 2010 - 1 dicembre 2015) ed accettato l'incarico per tale secondo periodo i consiglieri in carica andranno a scadere alla data del 1 dicembre 2015, anche se nominati in via anticipata con delibera del 27 marzo 2009 
La scadenza del consiglio di Amministrazione della FEST è stata confermata e convalidata anche dal Consiglio dell'Ordine successivo a quello della delibera del 23 marzo 2009 ed infatti il Consiglio successivamente eletto nella delibera del 13 ottobre 2011 conferma che la scadenza del consiglio di amministrazione è fissata nel 2005.
Tale data su richiesta degli Avvocati per il Cambiamento è stata confermata dal Consiglio della Fondazione con due raccomandate dirette all'avv.Diana.
La situazione è di palmare chiarezza così come risulta dalla relazione scritta ed elaborata dal Presidente della Fondazione con allegazione in seduta Consiliare, relazione trasmessa a colleghi che ne hanno fatto richiesta..
La relazione narra i fatti obiettivi e poichè è stato riscontrato che per il  rapporto intercorrente tra il giudice dr. Manuela Fontana, Cons.Fucci , avv.Angela Del Vecchio- Consigliere dell'Ordine - il giudice Fontana si astiene nelle cause della predetta e del marito, di conseguenza la causa verrà rimessa sul ruolo perchè il giudice non potrà prescindere dall'applicazione di tale istituto.




lunedì 22 settembre 2014

L'AVANZATA DELLE GIOVANI LEVE DELL'AVVOCATURA


 L'UNIONE AVVOCATI 
RICEVE DALL' 
ASSOCIAZIONE ITALIANI AVVOCATI STABILITI


COMUNICATO STAMPA dell’1.08.2014

LA CORTE DI GIUSTIZIA A GRANDE SEZIONE CON SENTENZA DEL 17.07.2014 CAUSE TORRESI C-58/13 E C-59/13 SCRIVE IL FINALE DELLA STORIA!
 Come più volte da noi ribadito, fare ritorno in uno Stato membro per esercitarvi la professione di avvocato, con il titolo ottenuto in un altro Stato membro, non costituisce una pratica abusiva, anzi, per i cittadini dell’Unione, la possibilità di scegliere lo Stato dove acquisire il titolo o dove esercitare la professione è inerente all’esercizio delle libertà fondamentali garantite dai Trattati.

La direttiva 98/5/CE ha lo scopo di facilitare l’esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello nel quale è stata acquisita la qualifica professionale, mirando,quindi, ad armonizzare nell’Unione Europea i requisiti applicabili al diritto di stabilimento degli avvocati.
Pertanto, il fatto che il cittadino di uno Stato membro, in possesso di una laurea conseguita nel proprio paese, si rechi in un altro Stato membro al fine di acquisirvi il titolo di avvocato e faccia in seguito ritorno nel proprio paese per esercitarvi la professione di avvocato con il titolo professionale ottenuto nell’altro Stato membro è la concretizzazione di uno degli obiettivi della direttiva e non costituisce un abuso del diritto di stabilimento.
La Corte ha statuito, altresì, che il certificato di iscrizione nello Stato membro di origine è l’unico requisito cui è subordinata l’iscrizione dell’interessato nello Stato membro ospitante accertando così l’illegittimità delle richieste di documentazione ultronea non prevista dalla normativa.
Roma, lì 1.08.2014.
f.to il Presidente AIAS
Vincenzo Imbroisi

La Corte di Giustizia Europea con la sentenza del 17 luglio 2014 risolve il problema delle legittimità della iscrizione   nell'albo degli avvocati con il titolo ottenuto in un altro Stato membro.
La linea dell'UNIONE AVVOCATI e PRATICANTI  è ancora più avanzata per cui bisogna ancora conquistare il traguardo per i praticanti in quanto l'attuale esame di abilitazione non corrisponde più alla realtà ed  al principio della libera concorrenza e della competività.
L'UNIONE AVVOCATI seguendo i deliberati della SEZIONE PRATICANTI ritiene che dopo la laurea il praticante dovrà seguire le cause dell'avvocato affidatario e la Scuola di formazione e sul parere del profitto dell'affidatario e della Scuola di Formazione dopo un anno debba  acquisire il diritto alla iscrizione nell'albo ed all'esercizio dell'attività professionale.
Dopo questo primo successo bisogna unirsi per l'ulteriore traguardo evitando l'attuale esame di abilitazione.