AVVOCATO CASSAZIONISTA UNA VITA DEDICATA ALL'ORDINE FORENSE - GIA' PRESIDENTE DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SANTA MARIA CAPUA VETERE HA FONDATO LA FONDAZIONE CHE PORTA IL SUO NOME E SI CHIAMA F.E.St.

martedì 1 giugno 2021

 

 ANTONIO BOFFI

Difficile illustrare le qualità del collega avvocato: parlare della sua vita professionale, del ruolo quale giudice di pace.dell’incisività impressa al Consiglio dell’Ordine quando ne è  stato partecipe, della dedizione alla sua famiglia, moglie e figli Mario ed Ida sarebbe   ridursi  ad una nota  costatazione , per  cui    ci terrei  a dare rilievo ad una connotazione che si rifletteva e si riflette  nella colleganza ,in cui Antonio ha riversato il senso dell’amicizia che  dovrebbe assurgere a monito per il recupero dell’unità del nostro Foro.

La colleganza  sostanziata dall’ espressione boffiana non  coprirà con l’oblio l’evento odierno e diventa  per noi linfa vitale in questo percorso terreno di cristiana devozione.  

sabato 28 settembre 2019

L'AVVOCATURA:QUESTA SCONOSCIUTA.

                                                      *********************                                                                                                            L'AVVOCATURA! QUESTA SCONOSCIUTA
                                                                 RECUPERIAMO LA IDENTITA'
       ????????????????????

E' stata inaugurata la nuova sede del Tribunale civile di S.Maria C.V. con una solenne celebrazione  alla quale hanno partecipato tutti e vi è stato un coro di consensi e di elogi generali da parte delle Autorità,Magistratura,funzionari ed operatori del diritto.
L'Avvocatura è intervenuta dando atto al Presidente del Tribunale dr.Gabriella Maria Casella                che ha coraggiosamente e perseverantemente   perseguito lo scopo con successo; l'elogio è stato calibrato da elevato discorso augurale  del Presidente dell'Ordine Forense,avv.Adolfo Russo, che si è ispirato all'armonia tra tutti gli operatori del diritto senza trascurare la fronda degli abituali contestatori forensi cui ha ricordato  il senso dei limiti che impone la militanza forense di cui l'Avvocatura deve imporsi l'osservanza.
La storia del nostro Ordine dovrebbe essere "magistra vitae" per la nostra Avvocatura e difatti quella storia dovrebbe insegnare che la conflittualità è un cancro da estirpare e che la intellettualità è dialettica propositiva unificante e non irrazionale  belligeranza.  
Era prevedibile che la Nuova sede giudiziaria innestata  su un edificio militare nel rodaggio avrebbe incontrato disfunzioni  conseguenti alla diversa destinazione sulla quale  gli organi preposti interverranno  ma ancora riemerge la stupida contrapposizione che addita la responsabilità del Consiglio dell'Ordine sul quale si  addossa perfino il "blocco  della marcia dell'ascensore con 5 colleghi rimasti chiusi dentro".
Un fatto grave che non si sarebbe dovuto coprire di ridicolo nella assurda individuazione della responsabilita.  del Consiglio ormai "bersaglio" permanente degli inconsolabili esclusi per incompatibilità  dalla passata competizione elettorale.consacrata in sentenza della Suprema Corte di Cassazione 
Ma ormai  vi sono ricercatori abituali  della responsabilità di un Consiglio composto di 21 Consiglieri dell'Ordine,che sasrebbero  stati scelti come "elite" della categoria e che anche suddivisi in 14 + 7 = 21 non sono stati eletti  per scendere in un "arena di combattimento" ma per lo svolgimento di serena dialettica protesa  a sintesi per il vantaggio ed interesse della classe forense.
Invece gli iscritti  e votanti non sanno  che  9 consglieri hanno elevato l'ascia di guerra ostinatamente classificatasi di "opposizione" irrazionale tanto da rifiutare  di  collaborare  e di partecipare a Commissioni propulsive  ma solo in cerca di trovare "il pelo nell'uovo" per contestare ed ostacolare il lavoro Ordinistico.
Invero l'attuale maggioranza del Consiglio dell'Ordine,esclusa la minoranza dichiaratasi opposizione, si è resa conto che i precedenti Consigli si sono trovati di fronte al Nuovo Ordinamento Forense che va studiato,interpretato ed applicato ed infatti mancando norme transitorie vi sono state difficoltà per i Consigli precedenti,difficoltà che investono anche gli attuali contestatori ed infatti il Nuovo Consiglio è in ritardo per il "bilancio consuntivo 2018" del precedente Consiglio dell'Ordine e del "bilancio preventivo 2019" in quanto non era stato in precedenza nominato il "Collegio dei revisori" secondo l'art.31 del Nuovo Ordinamento Forense (Legge n.247 del 31 dicembre 2012).
L'articolo prevede che i tre membri effettivi  ed un supplente vengono nominati dal Presidente del Tribunale tra gli avvocati iscritti al registro dei revisori contabili.
Per evitare la minacciata e prteannunciata eccezione di nullità del bilancio   si è dovuto attendere la nomina da parte della Presidenza del Tribunale dei revisori dei conti tra gli avvocati che risultavano iscritti inel registro dei revisori contabili ed il Consiglio dell'Ordine è in attesa del parere dei revisori nominati dalla Presidenza del Tribunale. 
A breve quindi sarà convocata l'Assemblea degli iscritti per l'approvazione del bilancio, ma ancora la fronda di "permanente contestazione" fomenta gli iscritti contro il bilancio che è solo uno strumento tecnico cui i "Consiglieri" qualificatisi di opposizione permanente avrebbe dovuto dare il loro apporto costruttivo e segnalare eventuali irregolarità tecniche per corregerle, piuttosto che propagandare l'opposizione al bilancio, fuoriuscendo dal contesto forense che per la prima volta segnerebbe il traguardo dell'osceno e della barbarie.
La classe non si spiega la ragione di tanto irrazionale accanimento, peraltro non addebitabile all'attuale Consiglio,che certamente non sarebbe responsabile delle carenze non proprie, ma lodabile per sistemare senza "j'accuse" la situazione.
Da una indagine fra gli iscritti è emersa la ragione trasversale che trova la centralità nei candidati che per incompatibilità sono stati estromessi dalle precedenti elezioni e che ritengono che con la mancata approvazione del bilancio l'attuale Consiglio sarebbe sciolto e che vi sarebbero nuove elezioni alle quali sarebbero ammessi i precedenti esclusi.
Dobbiamo deludere i fomentatori perchè l'attuale Consiglio non ha alcuna responsabilità, compresi i cari Consiglieri oppositori, che certamente non sono stati votati per becere battaglie; inutile quindi coltivare sogni irreali ed illogici di fronte ai quali vi è necessità che l'avvocatura sappia  riguadagnare la propria identità e non cadere nella sirena dell'irrazionale, che  ha perso il treno e cerca di trovare seguaci nella perdizione. 
L'augurio che non si perda ,invece,la nostra Avvocatura che deve ritrovare nella sua storia l'unità  quale  suo presente in proiezione del proprio futuro.
                                                                                La redazione

           
                           §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

                                        

venerdì 3 maggio 2019

                                               
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                                                RECUPERIAMO LA IDENTITA'
????????????????????

E' stata inaugurata la nuova sede del Tribunale civile di S.Maria C.V. con una solenne celebrazione  alla quale hanno partecipato tutti e vi è stato un coro di consensi e di elogi generali da parte delle Autorità,Magistratura,funzionari ed operatori del diritto.
L'Avvocatura è intervenuta dando atto al Presidente del Tribunale dr.Casella                che ha coraggiosamente e perseverantemenete   perseguito lo scopo con successo; l'elogio è stato calibrato da elevato discorso augurale  del Presidente dell'Ordine Forense,avv.Adolfo Russo, che si è ispirato all'armonia tra tutti gli operatori del diritto senza trascurare la fronda degli abituali contestatori forensi cui ha ricordato  il senso dei limiti che impone la militanza forense di cui l'Avvocatura deve imporsi l'osservanza.
La storia del nostro Ordine dovrebbe essere "magistra vitae" per la nostra Avvocatura e difatti quella storia dovrebbe insegnare che la conflittualità è un cancro da estirpare e che la intellettualità è dialettica propositiva unificante e non irrazionale  belligeranza.  
Era prevedibile che la Nuova sede giudiziaria innestata  su un edificio militare nel rodaggio si avrfebbe incontrato disfunzioni  conseguenti alla diversa destinazione sulle quali  gli organi preposti interverranno  ma ancora riemerge la stupida contrapposizione che addita la responsabilità del Consiglio dell'Ordine sul quale si  addossa perfino il "blocco  della marcia dell'ascensore con 5 colleghi rimasti chiusi dentro".
Un fatto grave che si sarebbe dovuto coprire e di ridicolo nella assurda individuazione della responsabilita.  del Consiglio ormai "bersaglio" permanente degli inconsolabili esclusi per incompatibilità  dalla passata competizione elettorale.consacrata d in sentenza della Suprema Corte di Cassazione 
Ma ormai  vi sono ricercatori abituali  della responsabilità di un Consiglio composto di 21 Consiglieri dell'Ordine,che sasrebbero  stati scelti come "elite" della categoria e che anche suddivisi in 14 + 7 = 21 non sono stati eletti  per scendere in un "arena di combattimento" ma per lo svolgimento di serena dialettica protesa  a sintesi per il vantaggio ed interesse della classe forense.
Invece gli iscritti  e votanti non sanno  che  9 consglieri hanno elevato l'ascia di guerra ostinatamente classificatasi di "opposizione" irrazionale tanto da rifiutare  di  collaborare  e di partecipare a Commissioni propulsive  ma solo in cerca di trovare "il pelo nell'uovo" per contestare ed ostacolare il lavoro Ordinistico.
Invero l'attuale maggioranza del Consiglio dell'Ordine,esclusa la minoranza dichiaratasi opposizione, si è resa conto che i precedenti Consigli si sono trovati di fronte al Nuovo Ordinamento Forense che va studiato,interpretato ed applicato ed infatti mancando norme transitorie vi sono state difficoltà per i Consigli precedenti,difficoltà che investono anche gli attuali contestatori ed infatti il Nuovo Consiglio è in ritardo per il "bilancio consuntivo 2008" del precedente Consiglio dell'Ordine e del "bilancio preventivo 2009" in quanto non erano stato in precedenza nominato il "Collegio dei revisori" secondo l'art.31 del Nuovo Ordinamento Forense (Legge n.247 del 31 dicembre 2012).
L'articolo prevede che i tre membri effettivi  ed un supplente vengono nominati dal Presidente del Tribunale tra gli avvocati iscritti al registro dei revisori contabili.
Per evitare la minacciata e prteannunciata eccezione di nullità del bilancio   si è dovuto attendere la nomina da parte della Presidenza del Tribunale dei revisori dei conti tra gli avvocati che risultavano iscritti inel registro dei revisori contabili ed il Consiglio dell'Ordine è in attesa del parere dei revisori nominati dalla Presidenza del Tribunale. 
A breve quindi sarà convocata l'Assemblea degli iscritti per l'approvazione del bilancio ma ancora la fronda di "permanente contestazione" fomenta gli iscritti contro il bilancio che è solo uno strumento tecnico cui i "Consiglieri" qualificatisi di opposizione permanente avrebbe dovuto dare il loro apporto costruttivo e segnalare eventuali irregolarità tecniche per corregerle, piuttosto che propagandare l'opposizione al bilancio, fuoriuscendo dal contesto forense che per la prima volta segnerebbe il traguardo dell'osceno e della barbarie.
La classe non si spiega la ragione di tanto irrazionale accanimento, peraltro non addebitabile all'attuale Consiglio,che certamente non sarebbe responsabile delle carenze non proprie ma lodabile per sistemare senza "j'accuse" la situazione.
Da una indagine fra gli iscritti è emersa la ragione trasversale che trova la centralità nei candidati che per incompatibilità sono stati estromessi dalle precedenti elezioni e che ritengono che con la mancata approvazione del bilancio l'attuale Consiglio sarebbe sciolto e che vi sarebbero nuove elezioni alle quali sarebbero ammessi i precedenti esclusi.
Dobbiamo deludere i fomentatori perchè l'attuale Consiglio non ha alcuna responsabilità, compresi i cari Consiglieri oppositori, che certamente non sono stati votati per becere battaglie; inutile quindi coltivare sogni irreali ed illogici di fronte ai quali vi è necessità che l'avvocatura sappia  riguadagnare la propria identità e non cadere nella sirena dell'irrazionale, che  ha perso il treno e cerca di trovare seguaci nella perdizione. 
L'augurio che non si perda ,invece,la nostra Avvocatura che deve ritrovare nella sua storia l'unità  quale  suo presente in proiezione del proprio futuro.
                                                                                La redazione

           
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venerdì 3 maggio 2019

DARE SIGNIFICATO AL VOTO CON l'UNIONE

                       
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     LA OPPOSIZIONE POLITICA nel CONSIGLIO dell'ORDINE
                            SAPER SCEGLIERE L'UNIONE
  
LE ELEZIONI al CONSIGLIO dell'ORDINE SONO INDIVIDUALI e NON PER LISTA.
QUALE IL SIGNIFICATO DA  DARE ALLA OPPOSIZIONE POLITICA  NELLO SVOLGIMENTO  DEL RUOLO DI CONSIGLIERE dell'ORDINE.
LA POLIS NELLA FATTISPECIE  E' UNICA CON  LA FUNZIONE DI  APPLICARE LA LEGGE ed I REGOLAMENTI  BENE SOSTENUTA PROPRIO DA CONSIGLIERE DELLA SEDICENTE OPPOSIZIONE NELLA ODIERNA SEDUTA CONSILIARE.
L'INIZIO DELLA SEDUTA HA VISTO LA IMPREVISTA  ASSENZA DEL GRUPPO DI DIGNITA' FORENSE,  CHE RITENEVA DI FAR MANCARE IL NUMERO LEGALE CONDIZIONE DI VALIDITA' DELLA SEDUTA..
FALLITO TALE INTENTO OSTRUZIONISTICO LA PRESENZA DEL GRUPPO SI  E'  RIVELATA UTILE PER FAR  CAPIRE QUALE LA LINEA SCELTA PER ATTUARE L'OSTRUZIONISMO ALLO SVOLGIMENTO DELL'ATTIVITA' CONSILIARE PUR IN CONTRASTO COL   RUOLO DI CONSIGLIERE PER IL QUALE GLI ELETTORI AVEVANO ESPRESSO IL LORO VOTO.
ED INFATTI IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO AVEVA RITENUTO DI MANTENERE I CONSIGLIERI DEL GRUPPO DI DIGNITA' FORENSE NEL RUOLO ASSEGNATO DAL PRECEDENTE PRESIDENTE PER LA NEUTRALITA'  DEL COMPITO  ED ESSI CONTINUAVANO NELLO SVOLGIMENTO COME RISULTA VERBALIZZATO.

IMPROVVISAMENTE NELLA SEDUTA ODIERNA SOPRAVVIENE ULTERIORE SEGNO DI CIECO OSTRUZIONISMO;  INFATTI VIENE PRESENTATO DAL GRUPPO LA RINUNCIA  SCRITTA AGLI INCARICHI ED IL RIFIUTO A SVOLGERE I COMPITI ISTITUZIONALI.
CERTAMENTE NEL VOTO NON C'ERA QUESTA INVESTITURA ALL'OSTRUZIONISMO I MA SOPRATTUTTO MANCAVA IL MANDATO AL  RIFIUTO A SVOLGERE I COMPITI D'ISTITUTO CUI IL CONSIGLIERE E' OBBLIGATO:

TALE RIFIUTO CONDIZIONERERBBE  l'ELETTO ALLE DIMISSIONI PER CEDERE AGLI ELETTI IN LISTA DI ATTESA DI  SOSTITUIRE I RINUNCIATARI.
APPREZZABILE CHI SI  E'' DISTACCATO DA TALE POSIZIONE IRRAZIONALE MA ANCHE  CHI PUR RINUNCIATARIO HA POI COLLABORATO SULLA POSIZIONE LEGALITARIA QUALE DOVERE E COMPITO DEL CONSIGLIERE.
PER NOI CHE CONTINUIAMO A CREDERE NELL'UNITA' DELL'AVVOCATURA  CI AUGURIAMO, CHE RIFIUTANDO L'OMERTA', I COLLEGHI  SAPPIANO  SCEGLIERE l'AVVOCATURA IN UNIONE  PER DARE ORDINE ALL''ORGANISMO CUI APPARTENGONO.
                         
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mercoledì 1 maggio 2019

LO SCONOSCIUTO

                                 
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                                       LO SCONOSCIUTO
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                             CHI E' LO SCONOSCIUTO?
Si è inserito ? nel "cancan" suscitato dalla lista che non ha raggiunto la condivisione della maggioranza degli elettori  nelle recenti elezioni forensi, pur avendo suggestionato parte dell'elettorato,esponendo però oggi il suo vero volto ,essendole mancato il consenso per la "governance"
E' necessaria la sconfitta per imparare a "saper perdere" conservando lo stile, ma nella fattispecie stiamo assistendo ad una  escaletion di arroganza e di vituperio  che dimostra il vero volto della sedicente "DIGNITA
Continuiamo a coprire col "silenzio" questi gravi comportamenti" che non si addicono all'AVVOCATURA, lasciando ai colleghi di riflettere e giudicare per evitare ripetizioni nel futuro.
Ma in questo "cancan" creato dagli  "sconfitti"  si apre lo scenario  di  "sconosciuto" coperto  dall'anonimato..
Si susseguono infatti  telefonate di "fantasmi" di stile  volgare,diffamatorio ed anche minatorio , che ha come oggetto la "FONDAZIONE ELIO STICCO" che è posta al CENTRO dell'ATTENZIONE.. .
E' uno stile ed un linguaggio  che non può appartenere all'Avvocatura per cui l'esponente  è stato  costretto  a sporgere "due denunce" all'AUTORITA'' GIUDIZIARIA" e ne dovrebbero seguire altre.Invero le telefonate continuano con maggiore intensità e sono state estese agli altri componenti dell'attuale maggioranza del Consiglio dell'Ordine"
La "FONDAZIONE ELIO STICCO" è un gioiello di portata Nazionale, sulla quale hanno forse forse  ha suscitato  mire esterne.per cui si sospetta che sia stata posta all'ATTENZIONE di FORZE OSCURE" estranee all'AVVOCATURA.
Si auspica  che le Autorità aprano una indagine su queste telefonate anonime nell'interesse di tutta l'AVVOCATURA, cui rivolgiamo un buon mattino.
                             
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domenica 10 febbraio 2019

IL DILEMMA : "PREDICATORI DI UNITA" OD "OPERATORI DI UNITA' " ?

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                                           IL DOVERE DI VERITA' DIVENTA UTOPIA?
Le nostre elezioni non dovrebbero essere segrete ed avendo l'UNIONE AVVOCATI programmata una campagna elettorale unitaria e cioè senza lista si sono ritrovati inseme   tre candidature autonome in persona di Sticco Elio - Rosanna Raucci Di Resta Antimo che hanno condotto  la propaganda lasciando la libera scelta dei restanti 11 nominativi ai candidati delle altre liste concorrenti.
L'esito elettorale ha premiato questa linea unitaria che sarebbe dovuto proseguire proficuamente nello spazio tra la proclamazione ed l'insediamento fissato per l'8 febbraio 2019 ore 12 , non avendo nessuna  aggregazione raggiunta la maggioranza assoluta per esprimere  la Presidenza e le altre cariche: quindi  il discorso sarebbe dovuto intervenire coralmente in sede d' insediamente; Nel suddetto giorno, ignari dell'accordo concluso tra due aggregazioni ,si riteneva che il discorso si sarebbe dovuto sviluppare nella seduta iniziale ma in data 8 febbraio nell'attesa della
venuta dell'avv.Francesco Buco, Presidente del Consiglio dell'Ordine uscente e deputato all'insediamento del Nuovo Consiglio, si ebbe a percepire  che vi era stato un accordo tra due raggruppamenti sulle eligende cariche sulla Presidenza dell'avv.Ottavio Pannone.
Chiarito ed accettato, dopo faticoso chiarimento, che la Presidenza introduttiva della seduta spettasse all'avv.Francesco Buco (od in mancanza al Consigliere anziano) si apre la discussione sulla richiesta di brevissimo rinvio formulata dall'avv.Sticco che illustrava la necessità di deliberare sulla scelta operata da due raggruppamenti con la convergenza degli altri raggruppamenti non coinvolti precedentemente  che certamente  non avrebbero potuto avere dissenso sui nominativi impegnati operativamente su programma comune avendo prevalenza lo scopo dell'UNITA'  dell'AVVOCATURA e dovendo lasciare "fuori della porta" dispiacenze personali" tanto che avrebbero dato consenso alla scelta dell'avv.Ottavio Pannone nell'interesse generale dell'unanimità quale segno tangibile dell'UNITA' della classe.
Tale proposta di "segno unitario" veniva disattesa e quindi venuta meno la premessa di UNIONE  il proponente insieme all'unico voto favorevole espresso  dall'avv.Rosanna Raucci si allontanava dalla seduta.
L'esito della votazione appreso successivamente segna una grave spaccatura del Foro.
Il Consiglio eletto a maggioranza ha percepito in ritardo che la fretta ha fatto venire meno l'auspicata UNITA' e quindi cerca di riparare con un postumo impegno di "unire" , apprezzando con ritardo  lo scopo del "chiesto rinvio" per  ottenere  che si mettesse  una pietra sulle divisioni ed i conflitti che costituiscono  il male che rischia di incancrenirsi. 
Meritevoli ed apprezzate le dichiarazioni di unità spese dal Nuovo Presidente ma saprà il Nuovo Esecutivo coinvolgere nella gestione partecipativa ed attiva sulla "formazione" e sugli argomenti centrali i Consiglieri i esclusi dalla genesi della "governance" che ha contraddetto già nel metodo  lo spirito unitario? 
La stampa ha dato risalto all'impegno unitario pronunciato dal Nuovo Presidente eletto.
E' certamente un impegno che i due Consiglieri UNIONISTI giudicano lodevole  opportuno e meritevole di attuazione e che dovrebbe coinvolgere nella gestione gli estraniati.
Un impegno che richiede però coesione ed  maturata coscienza Unionista
La storia ha un esempio indelebile nelle Consiliature precedenti al 2012, i cui componenti si erano forgiati  nell' UNIONE   NAZIONALE ITALIANA degli AVVOCATI, PROCURATORI e PRATICANTI Associazione operativa,   istituita con atto per notar  Domenico Funiciello del 7 ottobre 1989 e che sopravvive nello scopo primario che recita all'art.3 lettera a) dello Statuto:"perseguire la unità della classe forense sviluppando la mutualità,colleganza e solidarietà e le azioni a tutela della dignità ed eticità della categoria per la migliore fruizione del servizio giustizia"
I due candidati autonomi confermano lo impegno programmatico che è nello scopo principale di "unità"di cui sono portatori riconfermato nella campagna elettorale con apertura di voto per gli altri candidati degli schieramenti in competizione , con possibile esclusione di guerrafondai.
"Se sono rose fioriranno"
Auguri di buon lavoro perchè si sappia diventare "operatori di Unità" e non sciupare questa opportunità .
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martedì 5 febbraio 2019

LA VITTORIA dell'AVVOCATURA NELLE ELEZIONI FORENSI



       CHI VINCE  ALL'ELEZIONI FORENSI
DEL NUOVO CONSIGLIO dell'ORDINE degli AVVOCATI di S.MARIA C.
 ???????????????????????????????????????????????????????????

Tutti in attesa dell'esito dell'interminabile spoglio delle schede.L'aspettativa per entrare ed infine l'ebbrezza o la delusione.Gli inebriati non si prefigurano quale  i compiti ed il lavoro da svolgere ed  delusi si distraggono inventando i responsabili del loro mancato successo.
L'UNIONE AVVOCATI  conferma  che l'Unità è scopo e mezzo di una Avvocatura che deve essere  meritevole della'UNIONE, che fa parte della nostra "storia", che le urne hanno dimostrato indistruttibile e forse irripetibile
Il problema immediato che investe gli eletti è quello della consapevolezza  del  ruolo che viene ad  assumere  il Consigliere dell'Ordine ,che costituisce un Organo INDIVISIBILE,  che deve produrre "sintesi" nell'interesse della intera Avvocatura, senza trasformare la dialettica in conflitto od in deleterio personalismo.
Un ringraziamento particolare agli elettori che hanno saputo cogliere il messaggio dell' "UNIONE", che sono quelli,che senza clamore, hanno dato un segno di sentimentale fedeltà allo scopo perchè con loro sono tutti vincitori.